Sei cambiata

Cartello che indica che è tempo di cambiare

E’ tutta questione di orgoni…


…La nostra natura è distinzione. Se non siamo
fedeli a questa natura non distinguiamo abbastanza
noi stessi. Perciò dobbiamo fare distinzioni delle qualità.

(Basilide di Alessandria, Sette sermoni ai morti, Sermone I)

« Sei cambiata ».
« Sì, lo so. Il tempo passa ».
« No, non hai capito. Ho detto che sei cambiata ».
« Ho capito: il tempo mi ha cambiata ».

Soggetto e oggetto (grammatica permettendo)
di nuovo in vana lotta.

« Non c’è tempo. D’accordo?

Se vedi uno spiffero,
fermalo.
Se odi lo scivolare delle gocce sulla ringhiera,
tappezzati le orecchie.
Se del tempo ami le fattezze,
chiudi gli occhi e pensa a me, statico come un cristallo.
Se la sua voce ti fa rabbrividire,
spaccati i timpani con un cacciavite.
Se accarezzarlo spruzza endorfine come un limone,
indossa quei bei guanti che t’ho regalato.

E allora,
adesso dimmi,
non sei cambiata? ».
« Sì, sono cambiata »
« Bene. Adesso capisci… »
« Non direi proprio… »
« E’ davvero tempo perso parlare con te! ».

Il registratore (vecchio, a nastro) è di nuovo acceso,
adesso possiamo dare tregua al cambiamento:
prendiamoci una pausa (atemporale, ovviamente).

« Ma qualcuno disse che tutto scorre! »
« Sparagli! »
« E’ andato. Il tempo l’ha salvato! »
« Sì, forse, ma tu sei cambiata. »

Tra un sessantesimo di minuto-secondo
e quel frammento che ti svolazza intorno,
c’è un tuo vecchio fotogramma senza vita.
Lì sì che ti riconosco!

« Non sono sempre io? »
« Non so… Forse è per questo che ti riconosco ».
« No, non hai capito. Ho detto che sono sempre io! »
« Oh no! Ma non avevi detto di essere cambiata? »
« Che c’entra?
Ma resto sempre io! ».

Adesso con il tempo
ci fa pure sesso d’avanscoperta…
un cronoprogramma d’eiaculazioni a salve
temperate come un lapis a punta fine.

« Facciamo così:
diciamo entrambi che il tempo è un po’ incerto nei suoi intenti,
sei d’accordo? »

« Oh sì!
Einstein aveva proprio ragione…
Qualcuno ci dirà cosa cambia… nel frattempo beviamoci una birra!
Adesso tutto torna! »


Depositata per la tutela legale presso Patamu: certificato


Breve nota sul fenomeno della dilatazione del tempo

Nella teoria della relatività di Einstein, il fenomeno della dilatazione del tempo è un concetto fondamentale che nasce dalla natura relativa del tempo e dello spazio.

La dilatazione del tempo si verifica quando la percezione del tempo da parte di un osservatore differisce a seconda del movimento relativo o del campo gravitazionale. Questo concetto sfida la nostra comprensione intuitiva del tempo come quantità costante e universale.

Esistono due tipi principali di dilatazione del tempo: dilatazione del tempo gravitazionale e dilatazione del tempo della velocità. La dilatazione gravitazionale del tempo si verifica a causa delle differenze nei campi gravitazionali, dove il tempo scorre più lentamente in campi gravitazionali più forti.

Paesaggio in cui si evidenzia l'azione di un massiccio cambiamento
Il concetto della dilatazione del tempo sfida la nostra tradizionale comprensione del tempo come costante e introduce l’idea che esso è relativo e può essere allungato o compresso in base al quadro di riferimento dell’osservatore.

D’altra parte, la dilatazione della velocità nel tempo è il risultato del movimento relativo tra due osservatori, dove il tempo sembra passare più lentamente per un oggetto in movimento rispetto a un osservatore fermo.

In sostanza, la dilatazione del tempo illustra la natura interconnessa di tempo, spazio e movimento. Ha profonde implicazioni per la nostra comprensione dell’universo ed è stato confermato attraverso vari esperimenti e osservazioni, consolidando il suo significato nella fisica moderna.


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