Lei è qui

Donna distesa: l'uomo pensa 'Lei è qui, a pochi metri da me'

Lei è qui,
distesa a pochi metri da me.

Sembra assopita
ma ogni tanto apre gli occhi,
per fissarmi dal profondo del letto,
come un turista la Tour Eiffel.

Lei è qui,
a pochi metri da me.

E mentre la osservo immobile,
d’improvviso,
odo la sirena d’un vecchio battello.
L’odo salutare l’ultimo filo di spiaggia,
come un bambino un deltaplano nel cielo.

Riabbasso lo sguardo:
la poca bruma sfumata
è ora vago sentore
d’ombra striata e morente.

Lei già dorme.

E accanto al suo corpo,
una distesa di significati,
giace sepolta,
in un mare di onde ghiacciate.


Depositata per la tutela legale presso Patamu: certificato


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Breve nota sui limiti filosofico-psicologici della comunicabilità

Il limite della comunicazione umana è stato a lungo argomento di interesse sia per filosofi che per psicologi. Vari pensatori nel corso della storia hanno offerto spunti sulle sfide e sui confini che esistono quando si cerca di trasmettere pensieri ed emozioni tra individui diversi.

Ad esempio, il filosofo Ludwig Wittgenstein (1889 – 1951) ha suggerito che il significato delle parole si basa sul loro uso all’interno di uno specifico gioco linguistico, rendendo difficile tradurre completamente le proprie esperienze interiori agli altri. L’esistenzialista Jean-Paul Sartre (1905 – 1980) credeva che la coscienza di ogni individuo fosse intrinsecamente isolata, il che porta a un’incapacità fondamentale di connettersi veramente con gli altri a un livello profondo.

Simbolo della comunicazione e dell'incomunicabilità
L’incomunicabilità non è un fattore legato alla distanza o vicininza fisica. Due individui possono parlare per ore della loro vita, senza mai riuscire a raggiungere il “cuore” delle questioni, che sfugge perfino all’intersoggettività. Ci si accontenta dell’illusione di una comprensione, ma nessun uomo potrà mai scalfire la corazza esistenziale del suo vicino, nemmeno se è quest’ultimo a volerlo ardentemente.

Lo psicologo Carl Rogers (1902 – 1987) ha sottolineato l’importanza dell’empatia e della considerazione positiva incondizionata nel colmare il divario tra le persone, suggerendo che la comprensione e l’accettazione autentiche possono migliorare la comunicazione nonostante i limiti intrinseci.

Nel complesso, le prospettive filosofiche e psicologiche sul limite della comunicabilità evidenziano la natura complessa dell’interazione umana e lo sforzo continuo richiesto per stabilire connessioni significative con gli altri.


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