“If a cluttered desk is a sign of a cluttered mind, of what then is an empty desk a sign?”
(A. Einstein)
Questa non è una domanda comune. Per me è un problema esistenziale! Se leggete la sezione “Su di me” o la sezione che ho chiamato “Universi paralleli, si capirà immediatamente che tutta la mia vita è perennemente in disordine!
Il problema è nascosto nel significato. Non considero il mio disordine come qualcosa di cui liberarmi. In altre parole, il mio “disordine” è come un materiale grezzo che, prima o poi, si scontrerà in un big bang. Quel momento è generalmente un trionfo per la mia creatività, perché nasce qualcosa di nuovo da un vecchio materiale che non posso più utilizzare.
Per essere precisi, rimuovo il disordine per crearne un altro e riempio la mia vita con diverse attività per migliorare ciascuna. Sembra strano, ma ho bisogno di disordine per concentrarmi su qualcosa. Ho bisogno di appigli mentali a cui appendere la mia volontà.
Pertanto, la mia risposta è diretta: Non elimino mai il disordine e, se devo, ne creo subito del nuovo!
Foto di Martijn Baudoin