Attorno a me

Folla di uomini annoiati

Attorno a me
uomini annoiati.

Utilità da estinguere:
miserie che costa troppo gettare via.
Una testa, due teste…
…infinite nullità annacquate nella noia.

Mi ritrovo a guardarli
e tutt’insieme,
come vacche alla mangiatoia,
rallentano i loro passi,
rallentano l’esaltazione,
rallentano persino il dolore (se mai ne provano),
e infine,
anche loro,
arrendevoli come girasoli tra stelle alogene,
mi guardano,
scrutando increduli quel che resta dei miei occhi.

Vite monolitiche,
immobili,
fredde per sembrare estinte,
relitti inzuppati di placenta,
rovine di polistirolo:
« Le chiamano “Tradizioni” »:
retaggi da tirare sempre fuori
quando la prima-vita è:
ubriaca,
narcotizzata,
gonfia di grevi tracce di etica marcita:
troppo pesante per sostenersi tra le nubi…
…decisamente troppo pesante !

Io le respiro,
mi sento vecchio,
è come se la Storia fluisse in me,
(una corrente elettrica dallo zenit al nadir),
e alla fine,
febbricitante,
sento il tanfo acido dello stantio…
…e mi risveglio.

Attorno a me,
adesso,
non più miserabili persone,
ma l’universo intero,
(affogato nelle sue equazioni),
affinché ogni atomo,
rimanga d’ora innanzi,
così
come è sempre stato.


Depositata per la tutela legale presso Patumu: certificato


Breve nota sull’inautenticità della vita secondo Heidegger

Martin Heidegger (1889 – 1976) esplora il concetto di inautenticità della vita come uno stato in cui gli individui sono disconnessi dal loro vero sé e vivono in conformità con le norme e le aspettative della società piuttosto che con i propri valori e convinzioni. Questo stato è caratterizzato da una mancanza di autoconsapevolezza, da un senso di alienazione e dalla sensazione di essere persi o disconnessi dalla propria esistenza.

Per vivere autenticamente, nel suo capolavoro di filosofia esistenzialista “Essere e tempo“, Heidegger suggerisce che gli individui devono impegnarsi nell’autoriflessione e nell’introspezione per scoprire i loro desideri, valori e credenze più profondi. Abbracciando il proprio vero sé e vivendo secondo i propri valori piuttosto che secondo le aspettative della società, gli individui possono sperimentare un senso di realizzazione e scopo nella loro vita.

Essere e tempo di Martin Heidegger
Il libro “Essere e tempo” è il capolavoro filosofico di Heidegger, dove egli affronta, attraverso un percorso sistematico, il modo d’essere più comune, basato sull’inautenticità (ovverso, essere sempre al di là delle proprie azioni) e la sua relazione con la cura (i.e, predersi cura, curarsi di qualcuno), l’unica modalità d’essere che può avvicinare l’uomo a una vita autentica.

Vivere in modo autentico richiede coraggio e volontà di sfidare la saggezza convenzionale e uscire dalla propria zona di comfort. Implica assumersi la responsabilità delle proprie scelte e azioni, piuttosto che seguire semplicemente il percorso tracciato dagli altri. Vivendo in modo autentico, gli individui possono coltivare un senso di pace interiore e armonia e sperimentare una connessione più profonda con se stessi e il mondo attorno a loro.


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