Verità in abito da sera

Verità vestita con un abito da sera in posa affascinanante con una bottiglia di vino rosso

« Quid est veritas? » (ed. “Che cos’è la verità”)

(Ponzio Pilato, dal Vangelo di Giovanni)

Verità in abito da sera,
in piedi,
alla mia porta.

Tocco deciso,
lievemente tesa,
con in mano un taccuino per appunti.

Entra in salone,
si siede accanto a me,
respira (davvero?),
e poi mi dice,
(tentennando un po’),
che le prove sono schiaccianti,
che non vale la pena seguitare a lottare.

Di là, in camera,
addormentata accanto a me,
giace madida Illusione.

Il suo ventre è miracoloso,
aperto ad ogni amplesso,
capace di leggere
sfumature effimere che io nemmeno vedo.

Verità mi osserva.
Penso che ci stia provando.
Gli occhi neri,
brillanti,
sono quelli del mercimonio facile,
della donna mai stanca d’esser donna.

Allungo una mano,
la sfioro,
sento la sua pelle corrugarsi
come quando un brivido
rinverdisce giovani capezzoli.

Lei mi fissa,
sorride,
io penso che stia per scaricarmi,
ma mentre sento Illusione risvegliarsi,
l’amore,
fulmineo,
è consumato.

Non ricordo nulla,
ma il peso di Verità è adesso su di me.
Io terra,
lei cielo,
per raccogliere come un vaso
ogni goccia della sua ragione.

Il cielo buio
è infuocato di stelle,
e il mio cuore,
trafitto da migliaia di spilli,
macchia di rosso
il lucore lontano.

Verità è mi ha reso suo.
E io,
addormentato come morto,
mi sono spento
nella fine del giusto;
tra braccia fredde,
ma dure come il marmo.

Adesso è mattina.
Mi sono appena risvegliato.
Illusione è andata via.

Accanto a me,
di Verità,
solo un lunghissimo capello biondo.
E’ impregnato del suo odore,
e sembra avvinghiare le mie dita
come un famelico
serpente dell’aldilà.

Una nuova notte
è forse,
di fronte a me.


Depositata per la tutela legale presso Patamu: certificato


Breve nota sul concetto di verità in filosofia

Il concetto di verità in filosofia è stato un argomento di grande dibattito ed esplorazione nel corso della storia. Vari filosofi hanno presentato diverse teorie e prospettive sulla natura di questa condizione esistenziale e su come può essere compresa. Dagli antichi filosofi greci come Platone e Aristotele ai pensatori moderni come Immanuel Kant e Friedrich Nietzsche, il concetto di verità è stato un tema centrale nel discorso filosofico.

Platone, ad esempio, credeva nell’esistenza di verità assolute che esistono oltre il mondo fisico. Sosteneva che a queste verità si poteva accedere solo attraverso la ragione e la contemplazione. D’altra parte, Nietzsche ha sfidato l’idea di verità assoluta, proponendo invece che la verità sia soggettiva e influenzata dalle prospettive e dalle esperienze individuali.

Scritta riguardante il concetto della verità
Il dibattito tra verità soggettive e assolute ha permeato la storia dell’umanità. Da una parte, c’erano coloro che mettevano in dubbio ogni cosa, partendo dal presupposto che la soggettività è il filtro primario che permette di accedere a ciò che è vero. Dall’altro, si stagliavano coloro che sostenevano l’esistenza di verità che trascendono l’uomo (ovviamente, tra di esse, va annoverata quella logico-matematica) e sono quindi intrinsecamente oggettive.

Kant ha introdotto il concetto di verità sintetiche a priori, che sono condizioni necessarie e universali. Il suo lavoro ha rivoluzionato la comprensione della verità e della conoscenza in filosofia. Nel complesso, l’esplorazione della verità in filosofia ha portato a un ricco arazzo di idee e teorie che continuano a modellare la nostra comprensione del mondo.


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