Qualcuno, una volta

Qulcuno, in qualche posto di una terra utopica

Qualcuno, una volta, pacato come un bue,
mi disse che serve solo poca grazia.
Altri, risoluti come mitici monarchi,
urlarono che il fato non si tocca,
che i re resteranno re
e che i pastori s’allieteranno sotto i salici.
Ma il morso crudo della domanda,
quella noia salmastra che graffia il bronzo,
il silenzio di chi ha una pezza nella gola,
non sono domati dalla grazia,
nè dal fato ammutolito e cieco,
nè dal cielo,
che si rabbuia e poi si spande come olio,
nel suo impietoso e lento azzurro mattutino.
L’orrore dell’uomo
è sapersi troppo scaltro
per fare della clorofilla
amore.


Depositata presso Patamu per la tutela legale: certificato


Considerazioni filosofiche sull’immutabilità della condizione umana

Per approfondire l’immutabilità storica e sociologica della condizione umana, è essenziale esplorare alcuni dei concetti filosofici fondamentali che sono alla base di questa nozione. Nel corso della storia, studiosi e filosofi hanno contemplato gli aspetti immutabili della natura umana che trascendono il tempo e i confini culturali.

Uno di questi concetti è l’idea della natura umana stessa. La natura umana si riferisce alle qualità e alle caratteristiche intrinseche che si ritiene siano universalmente condivise da tutti gli esseri umani. Nonostante le grandi differenze nelle società e nelle culture nel corso del tempo, ci sono alcuni aspetti fondamentali della natura umana che rimangono costanti. Questi includono la ricerca della felicità, il desiderio di amore e connessione, la capacità di pensiero razionale e l’istinto di autoconservazione.

Un altro concetto filosofico rilevante per l’immutabilità storica della condizione umana è il concetto di libero arbitrio. Il libero arbitrio è la convinzione che gli individui abbiano la capacità di fare scelte e decisioni che non sono predeterminate da fattori esterni. Nel corso della storia, il dibattito sul libero arbitrio e sul determinismo è stato un tema ricorrente tra i filosofi. Mentre alcuni sostengono che le nostre azioni sono predeterminate da fattori come la genetica o le influenze sociali, altri sostengono che il potere dell’azione e della scelta individuale è ciò che definisce la condizione umana.

Prima pagina del trattato americano "An Attempt to Explain the Harmony Between God's Immutable Decrees" di Elisha Morgan, 1859
Prima pagina del trattato americano “An Attempt to Explain the Harmony Between God’s Immutable Decrees” di Elisha Morgan, 1859. Un disperato tentativo di ricercare le radici e le limitazioni della natura umana in un’invenzione dell’uomo stesso a cui delegare ogni decisione e comando.

Inoltre, anche il concetto di fioritura umana e la ricerca di significato svolgono un ruolo significativo nella comprensione della natura immutabile della condizione umana. Dagli antichi filosofi greci come Aristotele agli esistenzialisti moderni come Jean-Paul Sartre (1905 – 1980), la ricerca di una vita significativa e appagante è stata una preoccupazione centrale per l’umanità. Questa ricerca di significato e scopo trascende il tempo e rimane un aspetto costante della condizione umana, nonostante le circostanze in continua evoluzione in cui ci troviamo.

In conclusione, lo studio dell’immutabilità storica e sociologica della condizione umana richiede l’esplorazione di vari concetti filosofici. Esaminando idee come la natura umana, il libero arbitrio e la ricerca di significato, possiamo acquisire una comprensione più profonda degli aspetti duraturi dell’esperienza umana. Attraverso questa comprensione, possiamo comprendere meglio il nostro passato, navigare nel presente e modellare il futuro dell’umanità.


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