Certe volte specchiarsi nel fiume Lete

 

Un fiume come il Lete, il fiume dell'oblio

Certe volte specchiarsi nel fiume Lete
è davvero una cosa meravigliosa.

Attorno ad ombre rischiarate da un nuovo Sole,
la vita si moltiplica
e gode d’un susseguirsi d’inestinguibile ore:
minuti,
secondi,
eoni interi,
che dal nulla si ritrovano
a tracciare i lineamenti nuovi,
incerti,
sbiaditi,
stanchi,
dell’immensità.

Certe volte, specchiarsi nel fiume Lete
calca le rughe sul proprio viso.

Oggi,
tra solchi di memorie,
e inutili lamenti,
la vita rinasce;
e rinasci tu,
che dal mio amato Inferno,
mi volesti per un solo istante,
tra le statue ed i gemiti argentati,
del tuo amato Paradiso.

La vita non attende chi vuol nascere.
Ma solo chi stanco,
vuol lasciare il proprio posto
al prossimo sventurato.


Depositata per la tutela legale presso Patamu: certificato


Breve nota sulla mitologia del fiume Lete

Il fiume Lete, conosciuto come il fiume dell’oblio, occupa un posto significativo nella mitologia greca. Accanto al Lete c’è un altro fiume chiamato Lete, spesso considerato una variazione ortografica. Nella mitologia greca, il fiume Lete è associato agli Inferi e funge da simbolo di oblio e dimenticanza. Secondo il mito, le anime dei morti bevevano dalle acque del Lete per dimenticare le loro vite passate prima della reincarnazione.

Le divinità legate al fiume Lete includono Hypnos, il dio del sonno, e suo fratello gemello Thanatos, la personificazione della morte. Entrambe le divinità svolgono un ruolo cruciale nel guidare le anime negli Inferi e nel garantire che bevano dal Lete per cancellare i loro ricordi prima di passare all’aldilà.

Il fiume lete e la reincarnazione delle anime
Il fiume Lete è legato al mito di Er che vi scese per conoscere il mistero della reincarnazione delle anime, contemplato anche dalla mitologia greca.

Il mito del fiume Lete e le sue connessioni divine evidenziano la natura ciclica della vita, della morte e della rinascita nelle antiche credenze greche, sottolineando l’importanza di dimenticare i dolori e le esperienze passate per abbracciare nuovi inizi.


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