L’evoluzione melodica: svelare la storia, le origini e i compositori della chitarra

Svelando l’intricato arazzo dell’evoluzione musicale, la chitarra si erge come un faro di arte melodica e armonica, tessendo le sue incantevoli melodie attraverso i corridoi del tempo. Mentre si approfondisce il ricco dispiegarsi della sua storia, si effettua un viaggio affascinante, che rivela non soltanto corde e tasti, ma l’anima stessa di questo strumento iconico.

La chitarra, con le sue origini avvolte nel mistero e nel fascino, è stata la musa ispiratrice di innumerevoli compositori, ogni accordo e nota riecheggia le storie dei suoi creatori. Desidero, in questo breve articolo, intraprendere un percorso armonioso, attraversando gli annali del patrimonio musicale, esplorando le radici, la genesi e le menti brillanti che hanno scolpito l’identità melodica della chitarra.

Dalle antiche civiltà alle sinfonie moderne, la risonanza della chitarra trascende i confini della cultura e del tempo, lasciando un segno indelebile nel tessuto della storia della musica. Cercherò di svelare i più importanti e incantevoli segreti incarnati dalla chitarra, portando alla luce le profonde connessioni tra la storia, le origini e i compositori visionari che hanno dato vita a questo strumento senza tempo.

Il vecchio chitarrista cieco di Pablo Picasso. Rappresentazione di un uomo anziano e curvo che suona la chitarra classica.
Il vecchio chitarrista cieco di Pablo Picasso, 1903 (disponibile anche come stampa)

Origini antiche: sulle tracce delle radici della chitarra

La chitarra, con le sue origini profondamente radicate nelle antiche civiltà, racchiude una storia affascinante che attraversa i secoli. Anche se gli inizi esatti di questo amato strumento rimangono sfuggenti, le prove archeologiche suggeriscono che variazioni di strumenti a corda simili alla chitarra venivano suonate già nel 2000 a.C.

Uno dei primi predecessori conosciuti della chitarra è l’antico strumento mesopotamico chiamato “tanbur”. Questo strumento simile a un liuto dal collo lungo era realizzato con un corpo risonante e corde multiple, che venivano pizzicate per produrre suoni melodici. Col passare del tempo, strumenti a corda simili emersero in varie regioni del mondo, tra cui l’antico Egitto e la Grecia.

Fu durante l’Età dell’Oro islamica che questi primi prototipi subirono sviluppi significativi. I Mori introdussero in Spagna la loro versione di uno strumento a tasti chiamato “oud” durante le loro conquiste. L’oud divenne popolare tra i musicisti europei e alla fine si evolse in quella che oggi riconosciamo come la chitarra moderna.

Evoluzione del design della chitarra: dal liuto agli strumenti moderni

L’evoluzione del design della chitarra è una testimonianza dell’ingegno umano e dell’espressione artistica. Dalle sue umili origini come una semplice scatola di legno con delle corde attaccate, ha subito numerose trasformazioni nel corso della storia.

Nel medioevo le chitarre assunsero varie forme come la vihuela e il liuto. Questi strumenti presentavano il fondo arrotondato e corde multiple che venivano pizzicate usando le dita o i plettri. Con i progressi nella tecnologia e nell’artigianato, le chitarre iniziarono ad adottare caratteristiche più familiari come il fondo piatto e sei corde accordate per quarte e terze.

Il suonatore di liuto di Caravagio (ca.1596). Il liuto è l'antenato più prossimo alla moderna chitarra
Il suonatore di liuto di Caravagio (ca.1596). Il liuto è l’antenato più prossimo della chitarra e lo strumento più diffuso durante il Rinascimento. Compositori come John Dowland, Sylvius Leopold Weiss o Luis de Milán hanno lasciato un patrimonio inestimabile di opere per liuto, senza contare le suite che lo stesso J.S. Bach ha composto, spesso basandosi su partite per violino (e.g., BWV 1006/a).

La nascita delle chitarre classiche può essere attribuita ad Antonio de Torres Jurado, un liutaio spagnolo che rivoluzionò la costruzione della chitarra nel XIX secolo. Le sue innovazioni, compreso l’uso di rinforzi a ventola e una dimensione del corpo maggiore, hanno notevolmente migliorato il volume e la qualità tonale dello strumento.

Mentre la chitarra continuava ad evolversi, emersero nuovi generi musicali che richiedevano stili e suoni diversi. Ciò portò allo sviluppo delle chitarre acustiche elettrificate e a quelle con pick-up magnetico, comunemente dette “elettriche”, all’inizio del XX secolo, che rivoluzionò la musica popolare e aprì la strada al rock ‘n’ roll.

Il “Rinascimento” della chitarra: rinascita e innovazione

La chitarra ha vissuto una rinascita nel corso del 20° secolo, con i musicisti che hanno ampliato i confini ed esplorato nuove possibilità. La chitarra classica riacquistò popolarità quando virtuosi come Andrés Segovia mostrarono la sua versatilità e capacità espressive.

Allo stesso tempo, chitarristi jazz come Django Reinhardt (nonostante la sua menomazione alla mano sinistra) furono pionieri di uno stile unico caratterizzato da intricata improvvisazione e complessità ritmica. L’avvento della tecnologia di amplificazione ha ulteriormente ampliato il potenziale sonoro della chitarra, consentendo ai musicisti di sperimentare distorsione, feedback e altri effetti.

Negli ultimi decenni, i progressi nella tecnologia digitale hanno aperto ancora più strade all’innovazione. Le chitarre elettriche possono ora essere collegate a computer o sintetizzatori, consentendo ai musicisti di creare suoni e trame completamente nuovi. Inoltre, le chitarre acustiche hanno visto miglioramenti nei materiali e nelle tecniche di costruzione, risultando in strumenti con risonanza e suonabilità migliorate.

Opere per chitarra registrate da Andres Segovia
Opere per chitarra registrate da Andres Segovia. Il chitarrista spagnolo è stato, non soltanto un grandissimo virtuoso dello strumento, ma anche uno dei maggiori committenti di nuova musica per chitarra. Compositori come Turina, Villa-Lobos e Castelnuovo-Tedesco sono stati ispirati proprio dal suo desiderio di creare un repertorio “classico” che potesse ridare piena dignità alla chitarra.

Influenze culturali sulla musica per chitarra

Il viaggio della chitarra attraverso i continenti è stato segnato da scambi culturali che hanno plasmato profondamente la sua musica. In Spagna, la musica flamenco è emersa come un’appassionata espressione della cultura andalusa, caratterizzata da intricate tecniche di fingerstyle e intensità ritmica.

In America Latina, generi come la bossa nova e il tango incorporavano la chitarra come elemento essenziale dei loro paesaggi sonori. I ritmi e le armonie distintivi di questi generi continuano ad affascinare il pubblico di tutto il mondo.

L’America ha dato i natali alla musica blues, che ha messo in mostra la capacità della chitarra di trasmettere emozioni crude e raccontare storie di lotta e resilienza. Dal Delta blues del Mississippi, attraverso le strade di New Orleans, sino al blues elettrico di Chicago, la chitarra è diventata una voce per le comunità emarginate e un catalizzatore di cambiamento sociale.

L’età d’oro della composizione per chitarra

La ricca storia della chitarra è intrecciata con un’età d’oro della composizione, dove artisti visionari realizzarono capolavori che hanno resistito alla prova del tempo. Nel XIX secolo compositori come Francisco Tárrega e Fernando Sor elevarono la chitarra a nuovi livelli con le loro composizioni virtuosistiche. Opere “lunghe” come il Gran Solo o le Variazioni su un tema di Mozart di Sor fanno parte del repertorio classico di molti chitarristi e costituiscono risultati artistici di altissimo livello qualitativo.

Durante quest’epoca fiorì la musica per chitarra classica, con compositori come lo spagnolo Dionisio Aguado e gli italiani Ferdinando Carulli, Mauro Giuliani e Matteo Carcassi che spingevano i confini tecnici ed esploravano nuove possibilità tonali. Le loro opere continuano ad essere studiate ed eseguite da chitarristi di tutto il mondo.

In particolare, Giuliani è noto per il suo virtuosismo e per le sue opere conseguentemente brillanti, come le Rossiniane, la cui complessità e difficoltà tecnica richiedono uno studio molto attento e prolungato. Spiccano anche le opere didattiche, come gli studi progressivi e i 120 arpeggi.

Compositori rivoluzionari e il loro impatto sulla musica per chitarra

Il XX secolo è stato testimone di un’ondata di compositori rivoluzionari che hanno ampliato gli orizzonti della musica per chitarra. Heitor Villa-Lobos, un compositore brasiliano, ha tratto ispirazione dalle sue tradizioni musicali popolari native per creare composizioni evocative che mettessero in mostra l’intera gamma dello strumento. Spiccano tra tutte, le raccolti dei dodici studi dedicati a Segovia e i cinque preludi.

In Spagna, le trascrizioni di brani di Isaac Albéniz, come “Asturias”, parte della Suite Espanola op. 47, catturarono l’essenza della cultura iberica attraverso intricate melodie e schemi ritmici. Inoltre, sono degne di nota anche le composizioni di Granados e Turina, sempre caratterizzate da sonorità tipicamente spagnoleggianti e spesso ispirate a melodie folkloriche di varie regioni delle penisola. Queste composizioni hanno spinto i confini tecnici pur rimanendo profondamente radicate nella tradizione.

Compositori contemporanei come il cubano Leo Brouwer e lo scomparso Roland Dyens continuano a superare i limiti con i loro approcci innovativi alla composizione. Le loro opere fondono elementi di vari generi musicali, creando una fusione unica che riflette il nostro variegato mondo moderno.

In particolare, Brouwer è famoso per le sue opere atonali, come Canticum, Tarantos o Elogio della Danza e per quelle “miste” (basate, cioè, su melodie tonali, ma con numerosi cromatismi), tipiche del suo secondo periodo. Sono inoltre degni di nota i suoi concerti per chitarra, come il Concerto n. 3 “Elegiaco” o il n. 5 “Helsinki” e i suoi “Estudios Sencillos”, che offrono un’alternativa didattica contemporanea agli studi ottocenteschi di Sor e Giuliani.

Foto del compositore Leo Brouwer, autore di straordinarie opere per chitarra
Foto del compositore Leo Brouwer (sulla destra), autore di straordinarie opere per chitarra classica moderna e contemporanea.

Famose composizioni per chitarra: capolavori nel corso della storia

Nel corso della storia, numerose composizioni sono diventate iconiche nel regno della musica per chitarra. Il Preludio della Suite in Mi Maggiore BWV 1006a di Johann Sebastian Bach è un ottimo esempio delle capacità espressive dello strumento, con la sua melodia incalzante e ricca di vitalità. Anche la Fuga BWV 1000, trasposta in La Minore, è un’eccezionale esempio di composizione contrappuntistica che permette di esprimere una variegata gamma timbrica sulla chitarra.

Un’altra composizione rinomata è “Recuerdos de la Alhambra” di Francisco Tárrega, che mette in mostra la capacità della chitarra di creare un senso di bellezza eterea attraverso l’uso della tecnica del tremolo, basata sulla ripetizione veloce di una nota con la successione: anulare, medio, indice.

In questo modo, il “canto” viene spostato al basso (affidato al pollice della mano destra), mentre il “tappeto” generato dal tremolo costruisce un sottofondo che da origine a delicate armonie caratterizzate da una continuità sonora simile a quella ottenuta con l’uso di strumenti ad arco.

Dalle “Asturias”, “Sevilla” e “Torre Bermeja” ispirate al flamenco di Isaac Albéniz all’introspettiva “Cavatina” di Stanley Myers, questi capolavori hanno affascinato il pubblico e ispirato innumerevoli chitarristi a oltrepassare i propri confini artistici.

Tendenze contemporanee nella musica per chitarra

La musica per chitarra continua ad evolversi nel panorama contemporaneo, con artisti che esplorano nuovi generi e fondono influenze diverse. Dagli intricati arrangiamenti fingerstyle di Tommy Emmanuel ai paesaggi sonori sperimentali di artisti come Kaki King, l’innovazione rimane in prima linea nella musica per chitarra.

L’ascesa delle piattaforme di social media ha anche democratizzato l’accesso all’educazione e all’esecuzione della chitarra. Le comunità online offrono uno spazio in cui gli aspiranti musicisti possono connettersi, imparare gli uni dagli altri e mostrare il proprio talento a un pubblico globale.

La portata artistica di questo cambiamento ha implicazioni molto forti: se, infatti, qualche decenno fa, lo studio e la possibilità di farsi conoscere da un vasto pubblico erano spesso molto complicati, oggi è possibile scoprire sempre nuovi strumentisti e compositori restando a casa propria.

Portata globale: l’influenza della chitarra nei continenti

L’influenza della chitarra si estende ben oltre le sue origini europee. In Africa, artisti come Ali Farka Touré fondono ritmi tradizionali con la chitarra intrisa di blues, creando una fusione unica che risuona con il pubblico di tutto il mondo.

In Asia, virtuosi come Tommy Emmanuel hanno ispirato una nuova generazione di chitarristi fingerstyle che attingono al proprio patrimonio culturale abbracciando tecniche contemporanee. Questa impollinazione incrociata di tradizioni musicali arricchisce l’arazzo globale della musica per chitarra.

Conclusione: l’eredità duratura della chitarra

La storia, le origini e i compositori associati alla chitarra formano una rete intricata che abbraccia secoli e continenti. Dalle sue antiche radici ai giorni nostri, la chitarra si è evoluta, adattata e ha ispirato innumerevoli musicisti.

Mentre riflettiamo su questo viaggio melodico, arriviamo ad apprezzare la chitarra non solo come strumento ma come veicolo di espressione umana. Le sue melodie senza tempo continuano a risuonare con il pubblico di tutto il mondo, trascendendo i confini culturali e ricordandoci della nostra comune umanità.

Sia suonata in un jazz club poco illuminato o in una sala da concerto, l’eredità duratura della chitarra è una testimonianza del suo potere di affascinare cuori e anime. Mentre celebriamo la sua storia e onoriamo i suoi compositori, continuiamo ad abbracciare l’evoluzione melodica e armonica della chitarra e assicuriamoci che la sua variegata tavolozza timbrica risuoni attraverso le generazioni a venire.


Per una storia completa dell’evoluzione della chitarra, a partire dal liuto, colascione, e vihuhla e relativi compositori e interpreti, consiglio il testo di Giuseppe Radole:

Liuto, chitarra e vihuela di Giuseppe Radole
Liuto, chitarra e vihuela di Giuseppe Radole (Edizioni Suvini Zerboni)

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