Ho creduto

Ho creduto, sperato e camminato su sabbia di vetro

Ho creduto, sperato e camminato su sabbia di vetro.
Ho sentito elettriche pulsioni salire lungo la mia schiena.
Ho maledetto le mie origini, il mio essere un non-essere.
Ho pregato divinità recondite e maledette.

In questo sogno senza veglia,
ho desiderato amore
e, adesso,
ai piedi d’un cipresso stanco,
tra le velate ombre della mia Sakti,
trovo solo un fosso,
ove nascondere,
incauto,
il mio insano tormento.

E’ notte,
ormai.


Depositata per la tutela legale presso Patamu: certificato


Breve nota sul concetto della Sakti

Nella cultura indiana, il concetto di Shakti rappresenta l’energia e il potere divini femminili che si ritiene siano la fonte della creazione, conservazione e distruzione nell’universo. Shakti è comunemente associata a varie dee come Durga, Kali e Parvati, ognuna delle quali rappresenta diversi aspetti del divino femminile. Il rapporto tra Shakti e le altre divinità è intricato e profondo. Shakti è spesso vista come la forza attiva e dinamica che integra le divinità maschili che rappresentano la coscienza e la stabilità.

Il dio Shiva che porta sua moglie sotto forma di Sakti
Il dio Shiva che porta sua moglie sulle spalle sotto forma di Sakti.

Ad esempio, Shakti è considerata la consorte di Shiva, il dio della distruzione e della trasformazione. Insieme, simboleggiano l’unione delle energie maschili e femminili, sottolineando l’importanza dell’equilibrio e dell’armonia nell’ordine cosmico. Allo stesso modo, nel culto di Devi, la dea che incarna le diverse forme di Shakti, i devoti cercano le sue benedizioni per ottenere forza, protezione e prosperità. L’interconnessione di Shakti con altre divinità evidenzia il ruolo integrale dell’energia femminile nel sostenere l’universo e le sue diverse manifestazioni.


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