Una vecchia in abito blu

Una vecchia donna con un abito blu: un'immagine della fortuna che bussa alla porta all'improvviso

« “Maestro”, diss’io lui, “or mi dì anche:
questa Fortuna di che tu mi tocche,
che è, che i ben del mondo ha sì tra branche?” »

(Dante Alighieri, Divina commedia, Inferno, VII, 67)

Una vecchia in abito blu,
è venuta a bussare al mio sonno.
Poi, d’incanto,
le rughe si sono distese
e la sua veste è divenuta notte.

La sua voce m’ha ripetuto d’esser chiamata “Fortuna“,
mentre grovigli di sussurri,
(lenti come milioni di gocce),
ritornavano calmi alla terra.

Fu un vortice.
Speranze in vecchie provette.
Il sospiro dell’amplesso mancato
in un impeto di ributtante amarezza…
…e nulla più.

Piangevo,
al mio risveglio,
con in mano la cenere fredda,
della mia amata
Fortuna“.


Depositata per la tutela legale presso Patamu: certificato


Breve nota sulla fortuna nella mitologia greca

Nella mitologia greca la fortuna non era lasciata al caso ma aveva un’entità divina che ne supervisionava la distribuzione. La dea Tyche, conosciuta anche come Fortuna nella mitologia romana, era responsabile di conferire fortuna ai mortali. Si credeva che Tyche controllasse la prosperità e la sfortuna che gli individui incontravano nella loro vita. Secondo gli antichi greci, i capricci di Tyche potevano determinare l’esito delle battaglie, il successo dei raccolti e il destino degli individui.

Mosaico raffigurante la dea della fortuna Tyche
Mosaico raffigurante la dea greca Tyche che tiene in mano la cornucopia, simbolo di ricchezza pronta a essere elargita ai “fortunati” destinatari.

Tyche veniva spesso raffigurato con in mano una cornucopia, a simboleggiare l’abbondanza e la buona fortuna, nonché un timone per orientare il corso del destino. La dea era venerata e temuta allo stesso tempo, poiché il suo favore poteva portare grande ricchezza e successo, mentre il suo dispiacere poteva portare a difficoltà e battute d’arresto. La credenza nell’influenza di Tyche sulla fortuna era profondamente radicata nella società greca antica, plasmando il modo in cui gli individui affrontavano rischi e opportunità.

Nella mitologia greca, la fortuna non era semplicemente una questione di buona sorte, ma una forza guidata dalla mano di Tyche. Si credeva che si ricevesse buona o sfortuna fosse un riflesso del favore della dea, rendendo le offerte e le preghiere a Tyche una pratica essenziale per coloro che cercano fortuna nei loro sforzi.


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