Come la pallina d’un flipper,
algido,
incomprimibile,
trascorro i secoli tra luci e suoni.
La fine,
(profonda come la valle dove nacqui),
è una moltitudine di altri me,
immobili.
Il lamento scheggiato di grasse campane
s’insinua ai bordi d’una città sepolta.
…
Un bruco recalcitrante oggi diverrà farfalla:
perché l’abisso è così tanto amaro
per chi s’approssima,
infine,
al ciglio dell’assoluto?
Frammenti di rugiada,
immobili,
sul mio braccio teso verso l’alba.
…
E tu,
dormi.
Depositato per la tutela legale presso Patamu: certificato
Breve nota sulla poesia esistenzialista
La poesia esistenzialista approfondisce i temi della libertà individuale, della responsabilità e della ricerca di significato in un mondo apparentemente indifferente. I poeti spesso esplorano le complessità dell’esistenza umana, mettendo in discussione la natura della realtà e dell’esistenza stessa. Alcune caratteristiche chiave della poesia esistenzialista includono l’attenzione ai pensieri e alle emozioni interiori dell’individuo, un senso di alienazione e disperazione e una messa in discussione delle norme e dei valori sociali.
Tra i maggiori poeti nel campo della poesia esistenzialista ricordiamo Rainer Maria Rilke, noto per la sua raccolta “Elegie duinesi” che riflette sull’esperienza umana e sulla ricerca della trascendenza. Un’altra figura degna di nota è Paul Celan, il cui lavoro spesso affronta le conseguenze dell’Olocausto e il trauma della sofferenza umana. Sylvia Plath è anche considerata un’importante poetessa esistenzialista, con il suo stile confessionale e l’esplorazione della malattia mentale e dell’identità.
Questi poeti e le loro opere incarnano l’essenza della poesia esistenzialista, catturando l’essenza dell’esistenza umana e le lotte dell’individuo moderno in un mondo caotico.
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