Non cercatemi

Non cercatemi: dietro quelle porte non c'è nessuno

Non cercatemi,
fareste una fatica inutile,
« Much ado about nothing »,
cantava Shakespeare,
e io alla polvere rendo grazie,
(giorno dopo giorno),
lasciandola dormiente
tra le distese sgretolate
del mio sterminato essere.

Sono pieno di mobili,
di tavolini,
di ripiani,
sono pieno di terreni sacri,
d’altari adorni di filigrane d’oro,
ove la polvere celebra, senza posa,
i suoi continui, interminabili e ieratici trapassi.

Non cercatemi.

In un momento di follia,
(incredulo perfino di me stesso),
ho comprato una ramazza…
…e adesso (e per poco ancora),
lindo come una sala d’ospedale,
tengo le ombre tra le braccia
come fossero figlie dell’errore.

Non cercatemi,
o se proprio lo desiderate,
gettate i vostri sguardi tra i rifiuti:
io sono solido, di vecchio stampo:
come un capitano d’alto mare,
dopo tutto quello straziante polverone,
anch’io so di dover volare,
(im)pavido,
tra nuvoloni di granelli.
(E lì godermi il salve d’onore,
mentre la materia affonda e lo spirito l’osserva
strabordante d’invidia)

Non cercatemi,
o se proprio lo desiderate,
lasciate stare i luoghi ripuliti.
(…il mio ospedale è già lercio come un fondaco)

Di regole,
morali,
leggi divine, umane
ed aforismi imbalsamati,
io ho scelto,
fiero e slanciato come una polena,
il meno efficiente tra gli stracci.

E se chi mangia non può che fare briciole,
io comprerò in prevendita il biglietto per l’Inferno.

Lo comprerò mangiando ogni maledetto tozzo,
ogni pane grezzo che da quelle ceste
già allora,
(chissà perché),
avanzò a bocche dalla vista troppo corta.

Non cercatemi.
Fatichereste.

Il mediocre pranzo della domenica
non val bene alcuna messa…


Depositata per la tutela legale presso Patamu: certificato


Breve nota letteraria su “Much Ado About Nothing” di Shakespeare

“Molto rumore per nulla” (Much Ado about Nothing) di William Shakespeare è una commedia senza tempo che approfondisce la complessità dell’amore, dell’inganno e delle incomprensioni. Al centro, l’opera esplora le implicazioni filosofiche e psicologiche della percezione rispetto alla realtà, il potere del linguaggio di manipolare le nostre emozioni. e la natura dell’autoinganno.

Cartelli con scritte in diverse lingue
Il linguaggio è lo strumento fondamentale per la manipolazione dei nostri sentimenti. Secondo una visione esistenzialista, noi siamo “vittime” ingabbiate all’interno della prigione del linguaggio e non abbiamo più alcuna possibilità di sottrarci ad esso, pur essendo consapevoli di questa schiavitù.

La trama ruota attorno agli intrecci romantici di due coppie: Claudio ed Hero, e Benedick e Beatrice. Incomprensioni e schemi portano a identità errate, accuse di infedeltà e, infine, alla riconciliazione. Shakespeare intreccia magistralmente temi di fiducia, onore e fragilità delle relazioni in tutta l’opera, invitando il pubblico a riflettere sulla vera natura dell’amore e sull’impatto delle nostre percezioni sulla nostra realtà.

Attraverso dialoghi spiritosi e intricati colpi di scena, “Molto rumore per nulla” sfida i personaggi e il pubblico a mettere in discussione le proprie supposizioni, a confrontarsi con i propri pregiudizi e, infine, a scoprire il potere di trasformazione del perdono e del vero amore.


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