Sussurrate come nebbiose grida

Un uomo che emette silenziose grida

Sussurrate come nebbiose grida,
sfilaccio le mie preghiere,
immensamente buie
per non svegliare gli Dei
adagiati in comatoso Samādhi.

Notti che iniziano al mattino
e giorni di pioggia
sulle spiagge d’un desertico laghetto.

Grida che si sfanno,
arroventate,
perse tra i vapori;
e lo stelo della speranza
si flette,
baciando il suolo
travestito da notte incipriata di stelle.

Un infinitesimo
sotto la lente miope
dell’immensità.


Depositata per la tutela legale presso Patamu: certificato


Breve nota sul concetto di Samadhi

Nella cultura buddista, il concetto di Samadhi ha un grande significato. Samadhi si riferisce ad uno stato di profonda concentrazione raggiunto attraverso la meditazione, in cui la mente diventa completamente assorbita e focalizzata. È considerato uno dei passi essenziali verso l’illuminazione e il risveglio spirituale. In questo stato, i praticanti sperimentano un senso di tranquillità, chiarezza e pace interiore.

Si ritiene che il Samadhi aiuti gli individui a trascendere i limiti dell’ego e a connettersi con la loro vera natura. Coltivando il Samadhi attraverso pratiche di consapevolezza e meditazione, ci si può liberare dalle distrazioni del mondo esterno e approfondire le profondità della propria coscienza.

Buddha in meditazione e in stato di Samadhi
Il raggiungimento dello stato di Samadhi implica un totale distacco dalla realtà materiale e una completa immersione in un mondo completamente spirituale che trascende ogni limite e ogni debolezza umana.

Questo stato di profonda chiarezza mentale e concentrazione consente agli individui di acquisire intuizioni sulla natura della realtà e sull’interconnessione di tutti gli esseri. Attraverso la pratica del Samadhi, i buddisti mirano a coltivare la saggezza, la compassione e la liberazione dalla sofferenza. È un’esperienza trasformativa che apre la porta a una profonda crescita spirituale e all’autorealizzazione.


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